Uno degli aspetti che dovrai considerare prima di iniziare i lavori alla tua piscina riguarda ciò che dice la legge sulla distanza della piscina dal confine della proprietà. Le normative sulla distanza delle piscine dai confini delle proprietà possono variare notevolmente da un comune all'altro, per questo occorre fare chiarezza.
Ciò ti consentirà di evitare problemi legali e garantire una convivenza pacifica con i vicini che non avranno niente da dire sulla tua nuova piscina.
Piscine: quali permessi servono?
E’ difficile individuare una linea univoca da seguire: quel che è certo è che in base alla piscina che intendi installare, l’iter burocratico sarà diverso. Schematizzando:
- Per quanto riguarda i permessi da richiedere per le piscine interrate, si parte con l’obbligo imprescindibile di richiedere il permesso a costruire (come indicato nel Testo Unico per l’Edilizia all’art. 3 comma 1 del DPR 380/01), ovvero di intraprendere degli scavi e, dunque, a trasformare in modo permanente il suolo pubblico, passando poi per il DIA, ovvero la Denuncia di Inizio Attività, dalla cui richiesta devono decorrere trenta giorni e solo al termine si ha il consenso effettivo di costruire. Nel caso in cui poi la propria abitazione sia situata in una zona protetta, e quindi soggetta a vincoli paesaggistici o storico-architettonici, è necessario provvedere anche l’Autorizzazione alla Soprintendenza, fondamentale per dare il via ufficiale ai lavori;
- Per le piscine seminterrate – ovvero vasche inserite solo parzialmente al di sotto del livello del suolo e sporgenti per la parte restante - non ci sono indicazioni precise e univoche. Se in alcuni comuni seguono rigidamente la normativa delle piscine interrate, in altri, invece, le piscine seminterrate sono considerate alla stregua delle piscine fuori terra e quindi esonerate dalle autorizzazioni. Per questo è sempre bene confrontare la normativa comunale e affidarsi a professionisti competenti, così da evitare spiacevoli conseguenze;
- Per quanto riguarda, invece, le autorizzazioni per le piscine fuori terra, la normativa spiega che questa tipologia non ha bisogno di specifiche autorizzazioni, dato la non necessarietà di effettuare scavi per l'installazione. Le vasche, infatti, vengono semplicemente appoggiate su una superficie pianeggiante, senza necessità di apportare modifiche significative al suolo. L’unica richiesta da fare sarà un certificato di mobilità, ovvero un attestato utile per il montaggio della piscina fuori terra nel luogo prescelto.
Cosa sono i fattori di distanza in edilizia?
Per legge, quando si decide di ampliare o costruire una qualsiasi struttura su un terreno dove ne sono già presenti altre, è necessario rispettare alcune distanze. Queste possono riguardare:
- altri edifici già esistenti;
- i confini del lotto di proprietà;
- infrastrutture come strade o ferrovie;
- alloggi destinati al passaggio di impianti di rete (gas ed elettrodi).
La distanza tra una piscina e il confine della proprietà è un parametro importante da considerare per evitare di incorrere in problemi legali, seppur in Italia non esista una normativa univoca che disciplini la questione. Ma perché il tema della distanza dai confini è importante? Essenzialmente per contribuire a mantenere una separazione chiara tra la piscina e le aree circostanti, preservando la privacy e la sicurezza propria e dei vicini.
Quindi, riassumendo, i confini servono perchè:
- Una piscina troppo vicina al confine può rappresentare un rischio in caso di cedimenti del terreno o di infiltrazioni d'acqua. Inoltre, la distanza adeguata aiuta a prevenire che i bambini piccoli possano accedere alla piscina senza la supervisione necessaria;
- La costruzione di una piscina può influenzare la privacy dei vicini. Una piscina situata troppo vicino al confine può provocare fastidi legati al rumore e alla vista diretta nella proprietà confinante. Per evitare conflitti, è consigliabile informare i vicini dei propri piani e, se possibile, cercare un accordo che soddisfi entrambe le parti.
Qual è la normativa sulla distanza dal confine?
L’esperienza nel campo delle piscine è senz’altro il requisito imprescindibile dal quale partire. Cerca professionisti con
A livello nazionale, il Codice Civile prevede alcune disposizioni generali riguardanti le distanze tra costruzioni e confini. Nello specifico, l'articolo 873 stabilisce che "le costruzioni su fondi confinanti, se non è diversamente disposto dai regolamenti locali, devono essere tenute a distanza non minore di tre metri". Anche se questa norma si riferisce principalmente agli edifici, può essere applicata per analogia anche alle piscine.
Tuttavia, è bene specificare che le normative sulla distanza delle piscine dai confini delle proprietà possono variare notevolmente da un comune all'altro. Spesso, questi regolamenti stabiliscono una distanza minima che deve essere rispettata per garantire sicurezza e privacy. Ad esempio, in molte aree potrebbe essere richiesto che la piscina sia costruita ad almeno 3 metri dal confine mentre in altra questa distanza può essere maggiore, soprattutto se la piscina è di grandi dimensioni o se include strutture accessorie come solarium o aree relax.
Affidati ad un consulente esperto
L’iter burocratico è un aspetto importante nella progettazione e nella costruzione di una piscina, ma spesso può essere difficile conoscere tutte le norme da rispettare. Per evitare di incorrere in spiacevoli sanzioni, è possibile affidarsi ad un consulente professionale che possa essere di aiuto e supporto nella comprensione degli aspetti logistici del progetto.
Unica Pool è un’azienda composta da esperti che si occupano di tutte le fasi, dagli aspetti amministrativi fino al montaggio e all’installazione finale. L’obiettivo è di offrire ai clienti una piscina funzionale ed esteticamente appagante, al prezzo più vantaggioso e nel minor tempo possibile.