Prima di installare una piscina fuori terra è necessario comprendere quali e quanti permessi chiedere. Infatti, la questione delle autorizzazioni per le vasche fuori terra è abbastanza articolata e complessa. È bene – per non incorrere in un abuso edilizio – conoscere i dettagli della materia e comprendere a pieno il quadro normativo.
Possedere una piscina è, infatti, un grandissimo comfort, del quale si può liberamente godere solo dopo aver ottenuto il titolo edilizio. Essere a conoscenza dei regolamenti per l’installazione di vasche fuori terra è il primo passo per poter dar vita al proprio piccolo sogno di possedere una piscina in giardino.
Le piscine fuori terra hanno bisogno di autorizzazioni?
Per costruire una piscina fuori terra servono le autorizzazioni. Per cominciare, è necessario possedere un titolo edilizio che approvi formalmente la costruzione della vasca. Un’eventuale mancanza di tale permesso porterebbe a delle conseguenze penali dirette sul committente e costruttore, quindi anche sul futuro proprietario della piscina.
Analizzando il quadro normativo generale si possono individuare tre documenti specifici da richiedere e ottenere prima di cominciare con il progetto:
- Autorizzazione Edilizia: si parla di un documento attualmente caduto in disuso, ma alcuni regolamenti comunali prevedono ancora l’obbligo di richiederlo. Negli stessi regolamenti viene anche indicata la procedura per il rilascio;
- Permesso di Costruire: se il volume della vasca supera il 20% di quello dell’edificio principale, allora è obbligatorio richiedere tale permesso. Anche nel caso in cui le norme tecniche degli strumenti urbanistici individuano come interventi di nuova costruzione quelli per realizzare la piscina. Questo di solito accade in zone con un elevato pregio ambientale;
- Denuncia Inizio Attività: comunemente chiamata DIA, si tratta di un documento necessario nel caso in cui il progetto per la piscina rappresenti un intervento pertinenziale e il volume di realizzazione non sia maggiore al 20% dell’edificio principale.
Dunque, in generale è necessario analizzare il progetto della propria piscina fuori terra e capire quali autorizzazioni richiedere. A fare differenza è il principalmente volume occupato della vasca in relazione a quello della costruzione che la ospita.
A seconda che si tratti di una vasca interrata o fuori terra le regole cambiano. Quando si costruisce la seconda, è importante attenersi alla normativa deliberata dal proprio comune. In ogni caso, la regola generale imposta dal Testo Unico dell’Edilizia recita che “è necessario il permesso di costruire per tutti gli interventi di nuova costruzione che comportano una trasformazione edilizia e urbanistica del territorio”. Quindi, tutte le piscine fuori terra che corrispondono a questa descrizione non possono essere costruite liberamente.
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Piscine fuori terra senza autorizzazione
È possibile costruire una piscina fuori terra senza autorizzazione? Trattandosi di impianti spesso temporanei e di piccole dimensioni, si può dire che talvolta non è obbligatorio richiedere i permessi. Però, non è sufficiente che la struttura sia mobile, ma devono essere rispettati specifici requisiti.
Una vasca fuori terra è spesso molto semplice da costruire e installare. I casi in cui è assolutamente obbligatorio richiedere le autorizzazioni sono quelli in cui – oltre alla piscina fuori terra – si costruisce anche un muro di contenimento o delle pedane in calcestruzzo su cui poggiare l’impianto. In tali circostanze è necessario ottenere il nulla osta.
Si può aggirare l’obbligo di ottenere il permesso se la pedana su cui poggiare la vasca viene costruita con materiali alternativi. Infatti, se si utilizza il legno o il gres, viene meno l’obbligo e si può procedere con più libertà e flessibilità.
Per una maggiore chiarezza riguardo il quadro normativo è bene far riferimento al regolamento del proprio Comune. Infatti, qui si indicano le caratteristiche che rendono una piscina fuori terra esente da iter specifici, per cui quindi non bisogna ottenere l’autorizzazione a costruire.
Dunque, si riassumono le regole da seguire per capire se la propria piscina fuori terra può essere realizzata senza autorizzazione:
- modifiche del terreno: se la piscina fuori terra non richiede alcuna modifica al terreno per la sua costruzione, allora non serve il permesso. Infatti, si chiede il Permesso di Costruire per tutti gli interventi che implicano una trasformazione edilizia e urbanistica;
- terreno agricolo: non serve l’autorizzazione quando il luogo prescelto per la vasca fuori terra è un terreno agricolo riconosciuto. È necessario, però, dimostrare la pertinenza di quest’ultimo con l’abitazione principale;
- opere minori: se l’impianto fuori terra è identificabile come un’opera minore l’autorizzazione è obbligatoria. Si definiscono opere minori tutte quelle costruzioni che hanno delle caratteristiche di durata e funzione illimitata nel tempo;
- trasformazione da fuori terra a interrata: se per la realizzazione della propria vasca fuori terra è stato possibile procedere senza alcun permesso, nel caso in cui si voglia interrare la stessa è obbligatorio consultare nuovamente la normativa. In questo caso, la stessa va letta in virtù di una piscina interrata e delle sue caratteristiche.
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